Una delle parti più affascinanti della mitologia giapponese sono le sue creature soprannaturali, chiamate yōkai con la O allungata che per comodità scriviamo yokai! Possiamo tradurre questa parola in “apparizioni”, “spettri” o “demoni” da non confondere con gli spiriti e i fantasmi chiamati YUREI … vista la loro natura dovrebbero incutere terrore, ma a noi trasmettono allegria e simpatia! In questo articolo parliamo degli yokai, i mostri giapponesi!
Yokai chi sono
Esistono molte varietà di yokai, possono essere malvagi come l’orco ONI, furbi e ingannatrici come la volpe KITSUNE e in alcuni casi avere il dono della bellezza come la donna delle nevi YUKI-ONNA. Alcuni possono essere metà animali e metà umani come il KAPPA metà rana o il TENGU metà uccello.
Alcune leggende narrano di accoppiamenti tra umani con yokai da cui sono nati figli, generando una nuova razza d’individui semi-umani con poteri soprannaturali.
C’è grande differenza tra le varie tipologie di yokai per il loro aspetto, malignità e origine. Alcuni scelgono di vivere in centri abitati vicino agli esseri umani, mentre altri tendono ad evitarli abitando in aree selvagge. Si ritiene che gli yokai siano quasi sempre pericolosi per gli uomini in quanto oggetto dei loro malefici e inganni, ma ci sono casi in cui hanno portato benefici a chi li ha incontrati.
Elenchiamo gli yokai più conosciuti descrivendo le loro caratteristiche.
Yokai KAPPA
Il kappa è uno degli yokai più conosciuti della mitologia giapponese, a tal punto che nello shintoismo è considerato un kami suijin (divinità acquatica). È alto circa un metro con un corpo umanoide ma che assomiglia a una rana, ha mani e piedi palmati che lo aiuta ad abitare nei laghi e nei fiumi. Alcuni disegni lo ritraggono con un guscio simile alle tartarughe, con la pelle scagliata che va dal verde al giallo … chi l’ha incontrato ha riferito che puzza di pesce ed è un grande nuotatore.
La sua caratteristica principale è una depressione in cima alla testa piena d’acqua da cui trae gran parte della sua forza, chiunque lo affronti per indebolirlo deve fare in modo di svuotarla e la principale tecnica è fargli un inchino, il kappa per un profondo senso di etichetta ricambierà e l’acqua cadrà dalla testa. In questo modo sarà profondamente indebolito a tal punto da rischiare la morte. I bambini giapponesi sono spesso incoraggiati dai genitori a inchinarsi con la scusa che sia una difesa contro il kappa.
Il comportamento del kappa non è prevedibile, può limitarsi a fare semplici scherzi innocenti fino ad arrivare a rubare il raccolto e rapire bambini che sono il suo pasto preferito. Attraverso l’ano delle vittime succhia tutte le interiora da cui trae forza vitale.
Si dice che abbia paura del fuoco, per questo motivo ogni anno si tengono festival con fuochi d’artificio con l’intento di tenerli lontano e spaventarli. Sui corsi d’acqua di alcune città giapponesi appaiono cartelli che mettono in guardia la popolazione dai kappa.
Non è sempre nemico degli umani, è molto curioso e in alcuni casi comprende e parla giapponese. Può anche fare amicizia in cambio di doni, specialmente cetrioli che è il suo pasto preferito dopo i bambini umani. Il sushi ripieno di cetriolo è chiamato appunto kappamaki.
È anche grande conoscitore della medicina e una leggenda narra che un kappa abbia insegnato agli umani a guarire dalle fratture. Se si riesce a obbligarlo a fare un giuramento, farà in modo di mantenere la parola data.

Yokai BAKENEKO
Lo yokai bakeneko è una creatura soprannaturale di un gatto che appartiene alla categoria dei mutaforma come la volpe kitsune e per questo motivo considerato furbo e ingannevole.
Pur mantenendo tratti felini, ha il potere di trasformarsi in umano e in alcuni casi può arrivare a divorare una persona per sostituirsi a essa, generalmente sempre di sesso femminile. Ha inoltre il potere di creare e controllare sfere di fuoco.
BAKENEKO leggenda
Una delle leggende più famose sullo yokai bakeneko narra di un uomo di nome Takasu Genbei che abitava in una fattoria con la madre. Un giorno il loro gatto sparì e la madre iniziò a chiudersi nella sua stanza da letto avendo un comportamento aggressivo verso il figlio, pretendendo di consumare i pasti da sola nella stanza.
Il figlio insospettito una sera guardò dal buco della serratura e vide un mostro felino dentro la vestaglia della vecchia signora che mangiava carcasse di animali. Il figlio bussò alla porta e l’essere riprese le sembianze della madre che lo accolse nella stanza come niente fosse.
La stessa notte il figlio irruppe nella stanza con un bastone e uccise quello che sembrava sua madre, finché da morto assunse le sembianze di un grosso gatto, lo stesso che era sparito qualche giorno prima. Sollevando il TATAMI sotto le tavole del pavimento trovò le ossa e i resti della madre che lo yokai aveva ucciso e stava lentamente divorando.

Yokai KITSUNE
La kitsune è una volpe con poteri magici in grado di vivere a lungo, considerata tra gli yokai più intelligenti. Esistono due tipologie di kitsune, quelle chiamate “zenko” letteralmente “volpi buone” e sono le messaggere del kami di INARI … e le “yako” letteralmente “volpi di campo” che hanno intenzioni malvagie.
Ha la caratteristica fisica di avere più code in base alla sua età fino a un massimo di nove code, un grande numero indica che la volpe è anziana e potente. Quando raggiunge nove code il suo manto diventa bianco e acquisisce una saggezza infinita.
Superati i 50 anni di età, la kitsune ottiene il potere di cambiare aspetto assumendo sembianza umana, generalmente diventa una bellissima donna, una giovane ragazza o un vecchio uomo. Nel Giappone medioevale se di notte si vedeva una donna camminare senza meta, si credeva fosse una kitsune.
Quando è in forma umana e si avvicina a un cane, mostra una forte ostilità a tal punto da essere terrorizzata e costretta a tornare in forma da volpe per fuggire. La kitsune ha inoltre il potere di entrare nei sogni delle persone e creare complesse ed elaborate illusioni.
La kitsune trasformata in donna è nota per la sua indole seduttrice e tentatrice, diventando spesso amante o moglie di giovani uomini. Alcune leggende raccontano che se la kitsune va in moglie a un umano e partorisce figli, ereditano speciali qualità fisiche o soprannaturali.
Una nota leggenda narra la storia di Abe no Yasuna, il quale un giorno camminava nei pressi di un tempio Inari e vide dei cacciatori seguire una volpe, si impietosì e disse ai cacciatori di avere visto la volpe indicandogli una falsa direzione. Alcuni mesi dopo si sposò con una bellissima donna da poco conosciuta di nome Kuzunoha, la quale gli diede un figlio. Cinque anni dopo Kuzunoha scappò e lasciò un biglietto nel quale confessava di essere la volpe che anni prima aveva aiutato. Il figlio crebbe e fu dotato di poteri magici ereditati dalla madre kitsune.

Yokai TANUKI
Il takuni è un’antica creatura mitologica giapponese, una via di mezzo tra un tasso e un procione. È uno yokai innocuo per gli esseri umani, con un comportamento malizioso e scherzoso. Ha l’abilità di essere un mutaforma come la kitsune e il bakeneko e il suo travestimento preferito è quello da monaco buddhista.
La sua immagine più diffusa si è sviluppata nel periodo Kamakura (1185-1333) dove viene raffigurato con due testicoli enormi, spesso appoggiati sulla spalla come simbolo di abbondanza e prosperità.
Per questo motivo in Giappone molti ristoranti e negozi, fuori dalle loro attività espongono una statua di tanuki come portafortuna per aumentare le proprie ricchezze, esattamente come fanno con il MANEKI NEKO. Generalmente in queste statue il tanuki indossa un grande cappello a forma di cono e porta una bottiglia di sakè, sostituendo l’antica raffigurazione dei grandi testicoli con una grande pancia.

Documentario NHK WORLD
Yokai ONI
Nel folklore giapponese uno degli yokai più popolari è l’oni, simile all’orco occidentali … citato spesso nell’arte, nella letteratura e nel teatro. È una creatura mostruosa e gigantesca di forma umanoide che porta con se una mazza ferrata, ha due lunghe corna sulla testa e artigli taglienti. Può essere di colore blu, nero, verde, ma quello più comune è rosso.
Le prime leggende raccontano l’oni come una creatura benevola in grado di allontanare gli spiriti maligni, ma nel periodo heian (794-1185) il buddhismo trasformò questa figura nel guardiano degli inferi e torturatore delle anime malvagie. Con il passare dei secoli l’oni venne associato con il male in grado di portare carestia e pestilenza, stupido e solo in grado di distruggere.
Alcune zone del Giappone specialmente a inizio primavera tengono delle cerimonie per tenerli lontano.

Yokai TENGU
Il tengu è uno yokai rappresentato come uomo-uccello, con il viso rosso, un lungo becco e delle piccole ali. Abita nelle montagne giapponesi preferendo come luogo le foreste di pini. Ha il potere di creare illusioni, volare e se particolarmente potente anche di teletrasportarsi.
Ha un carattere orgoglioso, egoista e vanitoso, facile all’ira e in alcuni casi può essere molto vendicativo. È considerato uno spirito della montagna, spesso vestito con abiti da eremita. Non è immortale e se viene ferito si trasforma in uccello per volare e scappare via.
In passato era considerato nemico dell’insegnamento buddhista perché ingannava e tormentava i monaci dando fuoco ai templi … ma si raccontano storie anche di scontri con samurai. Il tengu è stato associato a rapimenti di bambini che se ritrovati mostravano uno stato confusionale a causa della sua abilità illusoria.
Nei racconti giapponesi a causa dell’ambigua moralità del tengu è rappresentato cattivo come anche buono.

Yokai YUKI-ONNA
Yuki-onna si traduce letteralmente in “donna delle nevi”, è uno yokai che appare come una bellissima donna alta dai capelli neri dalla pelle bianca. L’unico modo per incontrarla è la notte tra le nevi, generalmente indossa un kimono bianco ma si raccontano storie in cui si sia mostrata nuda.
Nonostante sia bellissima i suoi occhi provocano terrore agli umani che la guardano … quando cammina sulla neve non lascia tracce e se minacciata si trasforma in una nuvola di nebbia o neve. Secondo le leggende è uno spirito di una donna morta assiderata tra la neve, e il suo obiettivo è trovare gli incauti viandanti intrappolati tra le bufere di neve per ucciderli con il suo alito gelato congelando così il cadavere.
Molte delle vittime di questo yokai sono i genitori usciti di casa per cercare i propri figli non rientrati. Si raccontano storie in cui la yuki-onna sia entrata nelle abitazioni spalancando la porta con una folata di vento gelido uccidendo nel sonno i poveri malcapitati.
Una popolare leggenda narra di una yuki-onna che risparmiò la vita di un giovane ragazzo per via della sua bellezza, facendogli però promettere di non raccontare a nessuno quanto sia successo. Quando passarono molti decenni e il ragazzo diventò vecchio, raccontò la storia alla moglie che si rivelò essere la stessa yuki-onna … per via della promessa infranta la donna si sciolse come la neve e morì davanti al marito.

Yokai ROKUROKUBI
Il rokurokubi è uno yokai che di giorno appare con un aspetto da donna comune, mentre la notte acquisisce il potere di allungare il collo a dismisura. È un’entità perfettamente integrata nella società, usa i suoi poteri per spiare e terrorizzare gli esseri umani, generalmente con un intento dispettoso.
Ognuno di questi yokai può avere un comportamento molto diverso l’uno dall’altro, alcuni possono essere talmente timidi da non usare mai i loro poteri, mentre ci sono storie di altri che hanno spaventato a morte uomini particolarmente peccaminosi e dediti ai piaceri della vita, nutrendosi dei loro corpi.

Yokai FUTAKUCHI-ONNA
Questo yokai chiamato futakuchi-onna ha la particolarità di fondersi con una donna per via di una maledizione o una malattia soprannaturale, creando una seconda bocca nascosta tra i capelli dietro la nuca, con labbra, denti e lingua. Questa bocca continua a sputacchiare e borbottare, continuando a chiedere cibo e se non viene sfamata inizia a urlare provocando atroci dolori alla povera donna.
Si racconta di una donna che viveva con il marito, due figli della coppia e un terzo figliastro del marito nato da un’altra relazione. La donna sfamava i suoi figli naturali e non il figliastro, finché un giorno morì di fame. Qualche tempo dopo un taglialegna che spaccava legna in giardino, accidentalmente ruppe l’ascia che andò a ferire la nuca della cattiva matrigna. In quel momento lo spirito del figliastro entrò nel corpo della donna impedendo alla ferita di rimarginarsi, che nel tempo si trasformò in una bocca che continuò a chiedere cibo fino all’ultimo dei suoi giorni.

Fiaba per bambini con gli Yokai, per i figli dei giappominkia
Era una casa vecchia e malandata, situata in una piccola cittadina giapponese. Nessuno voleva vivere lì, a causa della leggenda che circolava su di essa. Si diceva che fosse infestata dagli Yokai, spiriti maligni che si nascondevano nelle ombre e che spaventavano gli abitanti della casa.
Il proprietario, un uomo anziano e solitario, non aveva mai creduto a queste storie. Era convinto che si trattasse solo di superstizioni stupide, e aveva deciso di trasferirsi nella casa nonostante tutto.
Tuttavia, presto si accorse che qualcosa di strano stava accadendo. Ogni notte, sentiva dei rumori provenire dalle stanze vuote e dalle cantine, e spesso si svegliava di soprassalto, sentendo delle voci sussurranti all’orecchio.
Un giorno, decise di chiamare un esorcista per scacciare gli Yokai dalla sua casa. L’uomo arrivò con una valigetta piena di oggetti esoterici e incominciò a eseguire una serie di rituali.
Per diverse notti, il proprietario della casa riuscì a dormire serenamente, senza essere disturbato da rumori o voci spaventose. Ma una notte, mentre stava riposando tranquillamente, sentì una porta aprirsi e dei passi avvicinarsi al suo letto.
Si girò di scatto e vide una figura spettrale che lo fissava con occhi vacui. Era un Yokai, uno spirito che aveva evocato l’esorcista durante i suoi rituali.
Terrorizzato, il proprietario fuggì dalla casa e non vi mise più piede. Da quel momento in poi, la vecchia casa divenne ancora più maledetta, e nessuno osò mai avvicinarsi a essa.
YokaMinkia
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