Yakuza, la mafia giapponese

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Nessuna società è immune dalla criminalità, neanche il perfetto e pacifico Giappone! Il titolo di questo articolo è Yakuza, la mafia giapponese … abbiamo usato la parola mafia per semplificare e fare intendere che la Yakuza è un’associazione criminale organizzata, ma Yakuza = Giappone e Mafia = Italia.

Tra le organizzazioni criminali più conosciute al mondo, oltre la nostra mafia italiana, c’è quella cinese e russa … ma senza dubbio, anche la Yakuza giapponese … resa nota dai film americani, dove qualche cattivo fa affari con la criminalità nipponica. Ha contribuito alla sua popolarità nel mondo, alche il videogioco “Yakuza” sviluppato da SEGA e pubblicato per PlayStation. L’immagine di copertina di questo articolo è tratta da questo videogioco … abbiamo preferito non mettere facce di veri Yakuza, onde evitare che siano stati riconosciuti, poi ci avrebbero cercato e fatto a mille pezzi minkia incluso Ó╭╮Ò !

E se sei interessato all’argomento yakuza, potrebbe interessarti l’articolo sui BOSOZOKU, giapponesi teppisti di strada … i quali molti di loro diventano poi degli yakuza.

Origini della Yakuza

Le origini della Yakuza risalgono al XVI secolo. Nell’epoca Edo (1603-1868) tra le strade si potevano incontrare i Bakuto, giocatori d’azzardo. Quando furono dichiarati fuorilegge, si organizzarono in gruppi con lo scopo di reciproco aiuto. Oltre i Bakuto si affiancarono i Tekiya, venditori ambulanti dediti alla truffa, mentendo sui loro prodotti e derubavano le tasche di interi villaggi. Queste due categorie iniziarono a fare affari insieme, creando legami di business tra gioco d’azzardo gestito dai Bakuto e loschi business nel commercio gestisti dai venditori ambulanti Tekiya.

L’impero giapponese in quei secoli (shogunato Tokugawa) godeva di un momento di pace. Senza guerre i samurai non riuscendo a inserirsi nella società, si riunirono in bande dedite alla protezione della popolazione. Queste bande si specializzarono in atti intimidatori verso politici o autorità del mondo economico che non li supportavano. Riuscirono così a garantirsi ingenti guadagni.

Questi tre distinti gruppi iniziarono a creare relazioni e legami d’affari, dando vita ai progenitori della Yakuza moderna.

La parola Yakuza proviene da un gioco di carte praticato dai Bakuto, il “hanafuga (il gioco dei fiori)”. La combinazione perdente di tre carte 8-9-3 ya-ku-sa definì la terminologia Yakuza … ai Bakuto si deve anche la tradizione del dito mozzato e dei tatuaggi diffusi in tutto il corpo.

Nella metà dell’800, l’organizzazione comincia a godere sempre di più vaste protezioni e intrecci con l’apparato politico-economico. Durante l’occupazione americana dopo la seconda guerra mondiale, acquista forza e si espande nella società giapponese ai suoi massimi livelli. Si lega con gli ultra nazionalisti, ai quali risulta tutt’oggi il principale rappresentante … se vai in Giappone e vedi un furgone nero con bandiere giapponesi, con facce poco raccomandabili che sbraitano con gli altoparlanti, stagli lontano … perché anche se non capisci la lingua, stanno inveendo contro di te perché straniero e loro nemico.

La Yakuza oggi

Speculazioni immobiliari e finanziarie, traffico di droga e di armi, estorsioni, gioco d’azzardo, sfruttamento della prostituzione e infiltrazioni nelle attività aziendali … i guadagni della Yakuza avvengono in questo modo, non molto diversamente dai business delle organizzazioni criminali di mezzo mondo.

Ma quando hai tanti soldi illegali, li investi per creare soldi legali. La Yakuza ha una quantità di soldi immensa e investe in hotels di lusso, catene di ristorazione, centri commerciali, giornali e TV … e tante altre attività.

Gli affiliati a questa criminalità non si nascondo dalla società o alle forze dell’ordine, sono riconoscibili e vogliono farsi riconoscere! Il primo indizio per individuare uno Yakuza è guardargli le mani e vedere se ha la falange del dito mignolo tagliata. Questa amputazione è un rituale chiamato yubitsume, richiama alla mente il rapporto “padre-figlio” o “discepolo-maestro”, il significato antico simboleggiava la venerazione verso il maestro a cui veniva consegnata la falange. Nella Yakuza il maestro è il boss o il capo famiglia, colui per cui ci si affida totalmente al punto di mozzarsi una parte di dito … e un dito tagliato vale più di un giuramento verbale.

Altro modo per riconoscere uno Yakuza è vedere se ha tatuaggi. Non sono farfalline sul braccio o cuoricini sulle caviglie, ma tatuaggi che coprono una parte considerevole del corpo. In origine i tatuaggi erano una forma di punizione, servivano a marchiare la pelle dei criminali con strisce nere sulle braccia o in alcuni casi con il kanji di cane sulla fronte. I tatuaggi moderni sono fatti con una speciale tecnica con aghi di bambù, senza strumenti elettrici. È una procedura molto dolorosa, molto costosa e che può durare anni per essere completata. Esiste un mercato nero di pelli tatuate dei membri della Yakuza morti, alcune esposte in gallerie d’arte.

Quando si va nei quartieri della grandi città con molti night club, PACHINKO, locali con ragazze, LOVE HOTEL, è facile incontrare degli Yakuza, perché quelle attività sono i loro business. Spesso hanno costose automobili con vetri scuri, un abbigliamento e un look da gangster volutamente cercato per farsi riconoscere come tale.

Yakuza mafia giapponese
Yakuza fotografia vintage

Le famiglie

La più grande e potente famiglia Yakuza d’oggi di tutto il Giappone è la Yamaguchi-gumi, fondata a Kobe ad inizio 1900 come associazione di lavoratori portuali. Nel 1943 contava 35 membri, oggi se ne contano in tutto il mondo oltre 30mila. Una rivista economica americana, ha valutato i beni e giro d’affari di questa famiglia in 80 miliardi di dollari, rendendola una delle organizzazioni criminali più ricche del mondo.

Il modello organizzativo della Yakuza è costituito a gerarchia piramidale. Al livello più basso ci sono svariate bande che agiscono a livello territoriale di quartiere o città. Più bande (III livello) non comunicano tra loro, ma si riconosco in un sindacato (II livello) al quale devono pagare una retribuzione per non avere problemi. I sindacati hanno più sedi e rispondono al quartier generale (I livello) con a capo il boss, chiamato “oyabun”.

Per entrare in una famiglia Yakuza, bisogna sottoporsi a un prolungato apprendistato, durante il quale viene testata la loro purezza di spirito e la loro attitudine a ricorrere all’uso della violenza.

Yakuza quanti sono

Il boom degli affiliati è scoppiato dopo la guerra. Nel 1958 la polizia stimò il numero in 70mila, solo 5 anni dopo nel 1963 se ne stimavano 184mila divisi in 5.200 bande. Più recentemente nel 1982 la stima è 103mila affiliati in 2.400 bande. Nel 1988 la stima è di 86mila affiliati in 3.200 bande.

Addio Giappone, tutti in America

Oggi business per la Yakuza sono gli Stati Uniti d’America, con prevalenza alle Hawaii, anche se si contano attività da loro gestite in California, Nevada e New York.

Yakuza curiosità

Tra i motivi che hanno sempre attirato la simpatia della popolazione o un atteggiamento bonario da parte delle istituzioni giapponesi verso la Yakuza, è il continuo richiamo di adesione al bushidō, codice di comportamento del samurai ispirato al senso del dovere e dell’onore.

Nel 1995 dopo il devastante terremoto di Kobe, la famiglia Yamaguchi è stata di fondamentale aiuto nel supportare la distribuzione di beni alla popolazione, terremoto che ha messo in ginocchio la città con oltre 6mila morti e 300mila sfollati. (TERREMOTI IN GIAPPONE)

Nel 2013, sempre la famiglia Yamaguchi ha pubblicato una rivista “Yamaguchi-gumi Shinpo” distribuita ai suoi affiliati. Tra gli articoli c’erano inviti ai propri affiliati a compiere buone azioni, nel tentativo dopo alcuni arresti di controbattere la cattiva pubblicità.

La Yakuza è popolata quasi esclusivamente da uomini, con pochissime donne coinvolte nel gruppo.

Alcuni omicidi effettuati dalla Yakuza sono stati fatti con la KATANA, la spada tradizionale giapponese … gli piace essere paragonati ai samurai.

La Yakuza come si può immaginare, è anche introdotta nella politica giapponese. Un certo numero di politici di alto profilo tra cui ministri, sono sospettati di avere avuto legami con l’organizzazione.

Codice d’onore della Yakuza, solo tre punti ma sono la base del giuramento
1. Non toccare la moglie dei seguaci
2. Non rivelare i segreti dell’organizzazione
3. Sii fedele e massima obbedienza al tuo capo

Domanda delle domande, perché non li arrestano?

La Yakuza si occupa delle attività immorali, ma molte volte legali o “non particolarmente illegali”. Dopo la seconda guerra mondiale ottenne il compito di mantenere l’ordine pubblico in cambio di appalti nell’edilizia, lo stato invece di combatterla gli dava incarichi. Si infiltrò nel Partito Liberal Democratico fornendo guardie del corpo ai politici più importanti, intrecciandosi nella società economica e politica giapponese. Queste associazioni criminali hanno un loro marchio, giornali dedicati, uffici dove operano alla luce del sole, possono essere paragonati a dei club malavitosi autorizzati.

La mafia italiana uccide per le strade, pallottole vaganti, scontri tra famiglie con stragi, giudici ammazzati, spacciatori ad ogni angolo delle città, prostitute del terzo mondo sfruttate, imprenditori che quando non pagano sono spinti al suicidio se non vengono prima ammazzati … la Yakuza giapponese agisce in modo differente, raramente ci sono fatti di cronaca di loro crimini che vanno sui media. La percezione che un giapponese ha della Yakuza è diversa da quella che un italiano potrebbe avere della mafia, ndrangeta o camorra. A livello di violenza mafia italiana batte Yakuza giapponese 10 a 1.

Se il Giappone è uno dei luoghi più sicuri se non il più sicuro al mondo, è anche grazie alla Yakuza che dal dopo guerra in poi, ha unito e controllato tutte le bande criminali dandogli delle regole di condotta … certamente condotta criminale, ma con delle regole. Se un piccolo delinquente decidesse di mettersi in proprio e fare delle rapine, più che della polizia dovrebbe preoccuparsi di non farsi prendere dalla Yakuza.

Se in Giappone la droga è difficilissima da trovare tra la normale popolazione non dedita alla criminalità, è perché la Yakuza ha totale controllo in questo settore e non vuole la sua diffusione.

La polizia è più preoccupata alla criminalità associata alla modernizzazione, con sofisticazione elettronica che ha portato nuovi crimini dei colletti bianchi come truffe informatiche, reati con carte di credito e truffe assicurative.

Nel 1992 lo stato giapponese cercò di ostacolare queste organizzazioni criminali, con una legge che dichiarò illegali tutte le associazioni che ricorrevano alla violenza o intimidazione. Inizialmente ci furono più di mille arresti, ma molti componenti del clan che stavano scomparendo si unirono ai clan più potenti, rafforzando ulteriormente la loro supremazia.

Minkia si dà alla malavita

Minkia diventa uno Yakuza


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