Oltre conoscere l’arte di piegare le cartine per farti le canne, forse conosci anche quella di piegare la carta creando gli origami! In tutto il mondo è considerato solo un gioco da bambini per creare forme elementari, ma in Giappone è considerata una vera e propria arte con tanto di grandi maestri. In questo articolo parliamo degli origami in Giappone!
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Origami in Giappone
La parola origami è l’unione di “ori = piegare” e “kami = carta” tradotto letteralmente in piegare la carta. La tecnica moderna prevede che l’origami venga creato senza tagli partendo da un foglio di carta quadrato, ma in passato la base non era necessariamente quadrata ed era frequente l’uso di tagli.
L’origine di questa tradizione è shintoista, alla morte del supporto la forma viene ricreata per poi rinascere … non conta il supporto ma la forma, simboleggiando in questo modo un eterno ciclo vitale. È quindi nell’ambito religioso che si hanno le prime testimonianze dell’uso degli origami e non è un caso che “kami” oltre “carta” in giapponese può significare anche “dio”. La carta non era quindi più considerata solamente un supporto dove scrivere, ma un mezzo di collegamento tra l’uomo e gli dei.
La massima diffusione degli origami nella religione shintoista risale al periodo Heian (794-1185) in cui tale pratica raggiunse la sua apice di raffinatezza. Periodo in cui si afferma anche l’Hinamatsuri (festa delle bambine o delle bambole) che cade il 3 marzo di ogni anno, dove si creava un altare sul quale si esponevano delle bambole ornamentali realizzate a mano piegando la carta che formavano la famiglia imperiale, dall’imperatore e imperatrice a tutte le persone corte.
Durante la festa dei bambini maschi il 5 maggio di ogni anno i bambini fabbricavano delle bandiere di carta a forma di carpa da appendere fuori le case.
Nel periodo Heian si iniziò a creare l’origami a forma di rana che in giapponese si di pronuncia “kaueru”, ma che significa anche “tornare a casa”. Regalare un origami a forma di rana era un buon auspicio per chi stava intraprendendo un lungo viaggio.
Heian è anche il periodo in cui il buddhismo dalla Cina importa la festa di Tanabata, in cui si addobbavano le strade con strisce di carta colorata piegate. Durante l’Hanami si realizzavano lanterne e decorazioni di carta di fiori … uno degli origami più frequenti nel buddhismo e in queste feste era il fiore di loto.
L’uso di piegare la carta iniziò ad entrare nella classe nobiliare non solo con valenza religiosa ma nel creare scatole e biglietti d’auguri o come mezzo decorativo per le abitazioni.
Nel periodo Edo nasce l’origami della gru, una delle forme tradizionali più note. La tecnica di questa figura venne perfezionata nel XVIII secolo quando venne pubblicato nel 1797 uno dei più noti libri sugli origami di Sembazuru Origaka. La figura della gru è simbolo di lunga vita e felicità matrimoniale e secondo una leggenda chiunque pieghi mille gru realizzerà i propri desideri.
Nella cultura giapponese l’origami conserva un ruolo importante in numerose festività, per esempio durante il capodanno si realizzano cartoline augurali da spedire a parenti e amici o a San Valentino le ragazze regalano ai ragazzi dei cioccolatini dentro astucci realizzati in carta piegata. Qualsiasi oggetto in Giappone realizzato con carta piegata ha origine da questa antica tradizione.
Mille gru di carta
Sadako Sasaki aveva due anni quando venne sganciata la bomba atomica di Hiroshima … quel giorno Sadako si trovò a meno di due chilometri di distanza dall’esplosione. Sopravvisse e crescendo divenne forte e atletica, ma 11 anni dopo nel 1954 si ammalò di leucemia per via delle radiazioni della bomba atomica.
Suo fratello le parlò di una leggenda secondo la quale chi fosse riuscito a creare mille orizuru (il nome dell’origami a forma di gru) avrebbe potuto esprimere un desiderio. Sadako iniziò così a fare gli orizuru, il suo desiderio oltre la propria guarigione fu di eliminare le sofferenze curando tutte le vittime del mondo e portando la pace.
Sadako si impegnò al massimo in questo progetto, qualsiasi carta delle confezioni dei regali e dei farmaci le usava per creare orizuru. Cercò anche di convincere altri ragazzi malati nella sua condizione a realizzare gru di carta.
Il miracolo delle mille gru non avvenne, ma questo le diede coraggio e speranza. Sadako morì la mattina del 25 ottobre 1955 all’età di dodici anni.
Nel 1958 nel Parco del Memoriale della Pace ad Hiroshima venne collocata una statua di Sadako mentre tende una gru d’oro verso il cielo. I visitatori nel suo ricordo scrivono un messaggio su un foglio di carta con il quale realizzano un origami a forma di gru, che mettono in una grande urna ai piedi della statua.

In questo video puoi imparare a costruire un orizuru.
Tipi di origami
Esistono diversi tipi di origami, ai quali conseguono diverse tecniche di realizzazione.
ORIGAMI CLASSICO
Classico origami che rappresenta animali, fiori, piante od oggetti inanimati come statole o figure facili da riprodurre.

ORIGAMI MODULARE
Si ottengono forme “tridimensionali” unendo e incastrando numerosi piccoli moduli di varie forme geometriche, spesso triangolari.

ORIGAMI CON PIEGATURA “BAGNATA”
Questa tecnica consiste nel bagnare leggermente la carta curvandola e rendendola più vicino alla scultura. La carta dopo essere essiccata indurisce e mantiene la forma. Vengono generalmente realizzati con questa tecnica origami di animali.

ORIGAMI TECNICA TESSELATION
Si creano con questa tecnica origami geometrici con pieghe caleidoscopiche.

Kusudama origami
In epoca antica, davanti alle case giapponesi si appendeva un ramoscello di erbe secche profumate per tenere lontano gli spiriti maligni. Vennero sostituiti con sfere di carta chiamate Kusudama formate cucendo vari pezzi di carta … l’effetto visivo è multicolore e per via della loro compattezza si ha l’impressione di robustezza. I Kusudama possono essere considerati i precursori degli origami modulari.
Ecco una galleria esempio di Kusudama.
Akira Yoshizawa
Akira Yoshiwawa (1911-2005) è stato un artista giapponese considerato il più grande maestro di origami.
All’età di 26 anni lasciò il lavoro in fabbrica per dedicarsi completamente agli origami. La sua carriera ebbe inizio nel 1951 quando gli fu dedicato un articolo sulla rivista Asahi. Nel 1954 pubblicò il suo primo libro “La nuova arte dell’origami“, dove definì il sistema di notazione delle pieghe “sistema Yoshizawa” poi diventato lo standard per gran parte delle persone che si dedicavano a questa arte. Qualche anno dopo l’uscita del libro fondò la Yoshizawa International Origami Centre a Tokyo, oltre fare esibizioni delle sue opere in tutto il mondo.

Il merito di Akira Yoshizawa fu di avere elevato la tecnica dell’origami da lavoro manuale creativo a forma d’arte. Fu il pioniere di diverse tecniche, tra cui la piegatura bagnata che permise di creare forme molto arrotondate a effetto scultura non prima possibile con le sole pieghe.
Ha creato oltre 50.000 modelli, ma di cui solo pochi centinaia sono stati diagrammati nei suoi diciotto libri pubblicati. È stato un importante ambasciatore nel mondo della cultura giapponese, a tal punto che nel 1983 l’imperatore del Giappone Hirohito gli assegnò il titolo dell’Ordine del Sole Levante.
Documentario
Questo documentario è in giapponese, ma anche senza sapere la lingua comprenderai quanto sia incredibile e interessante l’arte degli origami … al minuto 10:50 puoi vedere Akira Yowhizawa mentre realizza una sua opera.
Origami quale carta usare
Se vuoi fare delle prove puoi usare qualsiasi tipo di carta, ma se prenderai passione e vorrai imparare e dedicare tempo a questo hobby dovrai procurarti la carta giusta. Non è un tipo di carta che puoi trovare in cartoleria, il modo più semplice per averla è comprarla online da siti specializzati … acquista sempre carta per origami! Quando avrai trovato il tuo fornitore continuerai a comprarla da lui e il problema sarà risolto.
La carta dedicata per origami viene venduta sempre in fogli quadrati pretagliati in numero di fogli per pacco che varia dalla casa produttrice. Il prezzo dipende dal numero di fogli, dal tipo di carta e dalla qualità … la carta più pregiata è quella giapponese washi decorata a mano, ma può costare anche 15 euro per un set da 10 fogli. La carta non washi ma comunque per origami può costare 5-7 euro per 20 fogli.
Le carte possono essere decorate, sfumate o bicolore per lato con misure variabili dai 10 ai 20 cm … quale carta acquistare dipenderà dal tipo di forma che vorrai realizzare e dall’effetto che vorrai ottenere.
Vai su Amazon o eBay e cerca “carta origami” e troverai molte offerte … potresti anche trovare venditori direttamente dal Giappone, avresti carta di migliore qualità ad un prezzo inferiore rispetto l’Italia.
In Giappone la Nestlé ha pensato di sostituire le cartine dei cioccolatini KitKat con carta quadrata adatta a realizzare origami … al gusto MATCHA e cioccolato! Purtroppo disponibili solo per il mercato giapponese!!!
Come imparare a fare gli origami
Puoi imparare da solo comprando dei libri o guardando tutorial su YouTube. Su questo sito Origami-cdo.it trovi informazioni su corsi in varie città italiane, convegni e molto altro.
OriMinkia, l’arte di piegare la minkia
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