“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l’uomo con la pistola è un uomo morto” … chi disse questo non sapeva che se l’uomo col fucile avesse incontrato un samurai con la katana, sarebbe stato l’uomo con fucile a morire … introduzione figa per articolo figo, si parla della katana! La mitica spada dei samurai!
Realizzata con un’impugnatura a due mani, con una lama in acciaio ricurva a taglio unico lunga 60cm, era un’arma letale in grado di decapitare un uomo con un singolo colpo netto … ZAK!
Se sei affascinato dalla katana giapponese leggi l’articolo sul KENDO, LA VIA DELLA SPADA!
Indice dei contenuti
Storia della katana
In Giappone la produzione di spade di ferro iniziò verso il IV secolo. Dalla prima spada rudimentale dritta e pesante, nei secoli a venire gli spadai la trasformarono nella katana ricurva e snella che oggi conosciamo.
La massima evoluzione della katana avvenne nel periodo Kamakura (1181-1330) grazie a cinque grandi scuole di forgiatura.
SCUOLA Yamashiro di Kyoto
Le lame della scuola Yamashiro sono eleganti, leggere, lunghe e snelle. Sono numericamente minori rispetto a quelle prodotte da altre scuole.
SCUOLA Yamato di Nara
È la scuola più antica tra le cinque scuole. I forgiatori erano legati ai templi e realizzavano katane per monaci guerrieri. Sono simili alle lame della scuola Yamashiro.
SCUOLA Bizen di Okayama
Le katane di questa scuola sono le più note e rinomate, si stima che oltre il 70% di tutte le spade giapponesi siano state qui forgiate. Stilisticamente sono belle ed eleganti, presentano una curvatura differente dalle altre scuole da cui prende il nome “curvatura Bizen”. Le katane moderne imitano questa scuola.
SCUOLA Soshu di Sagami
Le lame di questa scuola sono pesanti, spesse e lunghe più adatte ad una guerra che al duello.
SCUOLA Mino di Seki
Lame prodotte per la battaglia simili alla scuola Soshu, lunghe e massicce. Come numero di produzione tra le cinque scuole fu seconda solo a Bizen.
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L’ultima evoluzione della katana come la conosciamo oggi iniziò ad apparire nel periodo Muromachi (1392-1573), fu accorciata e la curvatura della lama resa meno pronunciata adattandola all’uso da fanteria. In quel periodo molte lame antiche furono modificate a quelle caratteristiche.
Quando l’intero Giappone venne unificato sotto la dinastia Tokugawa (1603-1868), finirono le guerre e la katana da strumento da guerra si trasformò in status symbol o arma da duello. Questo fu il periodo che le cinque scuole con i loro segreti di produzione scomparirono, nascendo produttori di spade più attenti allo stile e alle decorazioni che all’arma bellica in sé.
Nel 1804 alcuni spadai cercarono di riscoprire i segreti perduti delle cinque scuole, creando lame di grande qualità ma non paragonabili a capolavori del passato.
Nel 1876 con l’apertura del Giappone al mondo occidentale, volendo creare un esercito regolare i samurai furono considerati fuori tempo. Venne inizialmente emessa un’ordinanza che gli impedì di portare il codino caratteristico, poi una seconda ordinanza che gli impedì di portare la katana in pubblico. Fu così la fine della casta sociale dei samurai e della produzione di spade.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la produzione di katane fu regolamentata e gli attuali spadai si sforzano di creare lame di qualità seguendo vecchie tradizioni. Sono spade contemporanee realizzate con metodi antichi, molto costose e destinate a collezionisti o persone in grado pagare cifre importanti.

Come si costruisce una katana
Realizzare una katana può richiedere da tre a cinque mesi di tempo, impegnando il lavoro di più persone ognuna specializzata in una fase.
Viene inizialmente forgiata con strati di ferro acciaioso con percentuali di carbonio. Si parte da un blocco di acciaio che viene riscaldato e piegato con continua martellatura, le piegature conferiscono resistenza e flessibilità alla lama. Ad ogni piegatura il numero di strati raddoppia, con la prima piegatura si ottengono due strati, con la seconda quattro, con la terza otto fino ad arrivare alla quindicesima e ultima piegatura ottenendo 32768 strati … ti sembra incredibile un numero così elevato con solo quindici piegature? (215)
1° piegatura: 1×2 = 2 strati
2° piegatura: 2×2 = 4 strati
3° piegatura: 4×2 = 8 strati
4° piegatura: 8×2 = 16 strati
5° piegatura: 16×2 = 32 stra
6° piegatura: 32×2 = 64 strati
7° piegatura: 64×2 = 128 strati
8° piegatura: 128×2 = 256 strati
9° piegatura: 256×2 = 512 strati
10° piegatura: 512×2 = 1024 strati
11° piegatura: 1024×2 = 2048 strati
12° piegatura: 2048×2 = 4096 strati
13° piegatura: 4096×2 = 8192 strati
14° piegatura: 8192×2 = 16384 strati
15° piegatura: 16384×2 = 32768 strati
Nonostante una sedicesima piegatura raddoppierebbe un numero già elevato di strati, non si va oltre perché considerato inutile nel miglioramento del prodotto finale.
Si procede poi con la definizione e la forgiatura dando alla lama lunghezza, curvatura e forma della punta.
Realizzata la forma si procede con la tempra … il filo della lama viene cosparso di argilla alzando la temperatura fino a rendere la lama rossa, per poi immergerla in acqua fredda. Questa tecnica permette di ottenere una lama più flessibile e un filo più duro.
Forgiata e definita la lama, un artigiano specializzato si occuperà della sua levigazione con pietre abrasive di diverse grane fino renderla lucida.
Terminata la produzione della lama, l’ultimo passaggio spetta a una figura specializzata che è il montatore, si occupa d’infilare e fissare l’impugnatura e la fodera.
Sette periodi della katana
Nonostante siano passati 700 anni, le katane del periodo antico sono le migliori mai state create. I segreti dei maestri forgiatori sono andati perduti e anche se di recente si sia cercato di recuperarli, non si riesce a produrre lame paragonabili a quelle del mondo antico.
Possiamo dividere la storia della katana il sette periodi.
1° Jo-Koto
Dal 645 al 980
Spade antichissime a lama dritta, progenitrici della katana.
2° Koto
Dal 980 al 1600
Spade antiche, le lame migliori in assoluto prodotte dalle cinque scuole del periodo Kamakura.
3° Shinto
Dal 1600 al 1867
Spade nuove, forgiate in periodo di pace, appariscenti e leggere, di minore qualità.
4° ShinShinto
Dal 1868 al 1912
Spade nuovissime, si cerca di forgiare spade di qualità riscoprendo i segreti perduti del periodo Koto.
5° Gendaito
Dal 1912 ad oggi
Moderne, numericamente poche e realizzate per templi e collezionisti.
6° Gunto
Seconda Guerra Mondiale
Spade prodotte industrialmente per gli ufficiali della Seconda Guerra Mondiale, di bassissima qualità.
7° Shinsakuto
Oggi
Spade forgiate al nostro tempo, sono appariscenti e costose. Destinate a ricchi collezionisti o appassionati.
Comprare una katana
Speriamo sia inutile dire che le katane in vendita su Ebay o Amazon da un centinaio di euro sono giocattoli. La katana è un prodotto difficile da recuperare, ma non impossibile. Il consiglio è di acquistarla in Giappone in un negozio specializzato e si andrebbe a pagare il vero prezzo di mercato. A meno che tu non sia un esperto in grado di capire la reale valutazione economica della spada, acquistando a occhi chiusi è più facile prendere fregature che fare affari. I prezzi in negozio partono dai 1.500 ai 15/20.000 euro, si può ottenere una buona spada tra i 4.000 e i 7.000 euro. Ci sono esemplari che possono costare anche centinaia di migliaia di euro, ma sono considerati Tesori Nazionali e i negozianti preferiscono venderle a giapponesi sapendo che rimarranno in Giappone.
KATANA, DOVE COMPRARLE IN GIAPPONE
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* Se i link non dovessero funzionare, per favore scrivilo sotto nei commenti e sistemeremo.
Interpretare la legge italiana sul possesso di una katana è un terno al lotto … se ne vuoi comprare una recati in questura e chiedi, ma sappi che anche senza capire la domanda potrebbero rispondere che non si può. La katana è un’arma bianca e risponde alla legislazione sui coltelli e lame e quindi si può detenere, devi fare una ricerca online e comprendere … se sei intenzionato ad acquistarne una da migliaia di euro, spendere 80-120 euro per un consulto legale sarebbero soldi spesi bene. È un oggetto da collezione e si può detenere dentro un’abitazione … ma non potrai giocare in giardino a fare il samurai tagliando le canne di bambù.
Se andrai ad acquistarla in Giappone non la potrai imbarcare come bagaglio a mano, ma la dovrai mettere in stiva. Se chiederai al negozio di spedirtela via posta il rischio che venga fermata alla dogana è molto alto, fai quindi una ricerca sulle leggi che ti permettono di importarla che dovrai poi mandare per avviare lo sdoganamento.
Potresti contattare appassionati che già hanno fatto un simile acquisto, su FB c’è un gruppo di appassionati che troverai facilmente con la keyword “katana” … seguire i consigli di queste persone è la migliore strada da intraprendere se vorrai comprare un katana in Giappone.
Documentario sulla katana
National Geographic ha realizzato questo bel documentario dedicato alla katana … se il video non dovesse più essere visibile su YouTube, per favore scrivilo sotto nei commenti e provvederemo a sistemare.
Spade maledette di Sengo Muramasa
Sengo Murama (XVI secolo) fu uno dei più abili fabbri costruttore di spade nella storia, a tal punto da fondare l’omonima scuola. Leggenda narra che durante la lavorazione delle sue spade più micidiali, infondesse nell’acciaio parte del suo animo malvagio dando alla lama sete di sangue.
Mettendo da parte le leggende, Murasama produsse alcune tra le lame più affilate mai prodotte in Giappone, grazie a segreti che apprese nelle scuole della provincia di Ise in grado di ottenere uno straordinario filo delle lame. La scuola Murasama continuò a produrre spade per un secolo fino ad acquistare la nomea di fabbricanti di spade maledette. L’ultima spada sopravvissuta fino ad oggi è del 1501.
La reputazione di spade maledette iniziò quando lo shogun Tokugawa Ieyasu prese il potere nel 1603, ferendosi da solo con una di queste spade. Il nonno di Ieyasu decenni prima fu ferito a morte da un suo servitore, stessa sorte anche al padre ucciso da un servitore … nonno e padre uccisi con una lama Murasama. Il figlio di Yeyasu costretto al seppuku, gli venne tagliata la testa con una lama Murasama … in gioventù molti amici di Yeyasu furono uccisi con queste lame.
Lo shogun Yeyasu, scaramantico, occhio malocchio prezzemolo finocchio, decise che i samurai al suo servizio non potessero indossare katane Murasama.
Iniziò così a circolare voce che le spade Murasama fossero maledette e che se estratte, dovessero toccare del sangue prima di essere rinfoderate o chi l’avesse indossata avrebbe preso una maledizione e portato alla follia. In pochi anni la reputazione di spade maledette fece rallentare la produzione portando questa scuola all’estinzione. Nello stesso tempo nacque un mercato clandestino di queste lame ricercate dagli oppositori dello shogunato Tokugawa.
Ad oggi, al mondo esiste solo un esemplare di katana prodotta dalla mano diretta di Sengo Muramasa e si trova al Museo Nazionale di Tokyo.
Harakiri / Seppuku
Harakiri o Seppuku era il suicidio rituale del samurai da effettuare con testimone, come espiazione di una colpa commessa o come mezzo per sfuggire ad una morte disonorevole per mano dei nemici.
Il samurai con una spada corta chiamata wakizashi si tagliava il ventre per andare a miglior vita (ma con onore). Per evitare sofferenze dopo lo sventramento, il testimone aveva un ruolo fondamentale nel dare il colpo di grazia tagliando il collo con la katana.
Fiaba per bambini con la Katana, per i figli dei giappominkia
C’era una volta una katana maledetta, forgiata da un fabbro malvagio e con il potere di uccidere qualsiasi avversario con un solo colpo. Era temuta da tutti i guerrieri del regno e nessuno osava sfidarla.
Un giorno, un giovane samurai di nome Hiro si presentò davanti al fabbro per chiedere di fabbricare per lui un’arma. Il fabbro, vedendo l’impudenza del giovane, decise di metterlo alla prova e gli offrì la katana maledetta.
Hiro accettò la sfida e afferrò l’arma, sfidando il fabbro a combattere. Ma non appena la katana toccò la sua mano, Hiro sentì una forza oscura prendere possesso di lui e lo spingere a uccidere il fabbro.
Hiro si scontrò con il suo maestro di spada, lottando con tutte le sue forze per resistere all’influenza della katana. Alla fine, riuscì a sconfiggere il suo demone interiore e a distruggere la katana maledetta, liberandosi dalla sua maledizione.
Da quel giorno in poi, Hiro divenne un guerriero rispettato e temuto da tutti, ma mai più si lasciò tentare dal potere delle armi maledette.
L’ultimo Minkia Samurai con la sua katana
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