Kamikaze giapponesi … banzaaaai!

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Per qualcuno i kamikaze giapponesi sono eroi nazionali, per altri sono criminali di guerra. Non sta a noi giudicare. Quello che so, è che se la mia nazione andasse in guerra, scapperei in qualche posto caldo del mondo con mare e palme, in stile HIROO ONODA … ovviamente Onoda era un eroe di guerra, mentre io sarei un disertore. Detto questo, buona lettura.

I kamikaze giapponesi

I Kamikaze erano piloti dell’aeronautica giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale che si sacrificavano volontariamente pilotando aerei carichi di esplosivo contro bersagli navali o terrestri nemici. Il termine “Kamikaze” significa “divino vento” e si riferisce a una leggenda secondo la quale un vento divino aveva respinto le invasioni mongole del Giappone nel XIII secolo.

Erano considerati eroi dal governo e dal popolo giapponese, e il loro sacrificio era visto come un atto di patriottismo estremo. Tuttavia, gli attacchi Kamikaze erano considerati una tattica disperata dai militari giapponesi e furono utilizzati solo in momenti di estrema disperazione, quando il Giappone era in grave difficoltà.

Gli attacchi Kamikaze furono utilizzati per la prima volta nel 1944 durante la battaglia delle Filippine e divennero sempre più comuni verso la fine della guerra. Si stima che circa 3.800 piloti Kamikaze abbiano perso la vita durante la guerra, causando ingenti danni e perdite alle forze alleate.

Gli attacchi Kamikaze sono stati considerati controversi perché violavano le regole di guerra internazionali, poiché i piloti non avevano alcuna possibilità di sopravvivere all’attacco e non potevano difendersi. Tuttavia, il governo giapponese ha sostenuto che gli attacchi Kamikaze erano legittimi in quanto erano considerati un’estensione della battaglia corpo a corpo, che era stata accettata come pratica legittima in guerra.

Dopo la fine della guerra, gli attacchi Kamikaze sono stati condannati dalle Nazioni Unite e sono stati visti come un esempio di fanatismo militare estremo. Tuttavia, il sacrificio dei piloti Kamikaze è ancora ricordato in Giappone come un atto di eroismo e patriottismo.

Quali aerei usavano i kamikaze giapponesi

I kamikaze giapponesi usavano principalmente gli aerei Mitsubisi A6M “Zero” e Mitsubishi G4M durante la Seconda Guerra Mondiale. L’A6M “Zero” era un caccia leggero e manovrabile, mentre il Mitsubishi G4M era un bombardiere pesante. Entrambi gli aerei erano stati utilizzati dalle forze aeree giapponesi durante la guerra, ma furono adattati per essere usati come aerei kamikaze verso la fine della guerra, quando il Giappone si trovava in difficoltà.

MITSUBISHI A6M ZERO

Mitsubishi A6M Zero
Mitsubishi A6M Zero

MITSUBISHI G4M

Mitsubishi G4M
Mitsubishi G4M

Kamikaze famosi

Non ci sono molti nomi di kamikaze famosi, tuttavia, alcuni dei kamikaze più famosi sono:

  • Saburo Sakai: era uno dei più famosi aviatori giapponesi della Seconda Guerra Mondiale e sopravvisse a circa 64 missioni di volo. Nonostante fosse stato addestrato come kamikaze, rifiutò di compiere questo tipo di azione e sopravvisse alla guerra.

  • Yukio Seki: era il comandante delle prime unità di kamikaze della Marina Imperiale Giapponese e morì durante un’azione di kamikaze nel 1944.

  • Masafumi Arima: era il comandante della base navale di Formosa e organizzò le prime azioni di kamikaze della Marina Imperiale Giapponese. Morì durante un’azione di kamikaze nel 1944.

  • Matsuo Kusaka: era un alto ufficiale della Marina Imperiale Giapponese e il comandante della base navale di Tawitawi. Morì durante un’azione di kamikaze nel 1944.

 
Giovani ragazze salutano dei kamikaze con dei fiori di ciliegio
Giovani ragazze salutano dei kamikaze con dei fiori di ciliegio

Kamikaze sopravvissuti

Uno dei kamikaze sopravvissuti più famosi è Saburō Sakai, un asso della guerra che sopravvisse a una missione kamikaze durante la battaglia di Leyte Gulf nel 1944. Sakai fu colpito da un caccia americano mentre si dirigeva verso la sua nave bersaglio e fu costretto a schiantarsi in mare. Nonostante le ferite gravi, Sakai riuscì a nuotare fino a un’isola vicina e a sopravvivere per altri tre anni di guerra.

Saburō Sakai kamikaze
Saburō Sakai

Un altro kamikaze sopravvissuto è Tadayoshi Koga, che era stato assegnato a una missione kamikaze durante la battaglia di Okinawa nel 1945. Koga fu colpito da una cannonata durante il volo e si schiantò in mare, ma riuscì a sopravvivere e a nuotare fino a una spiaggia dove fu trovato da soldati americani.

Tadayoshi Koga kamikaze
Tadayoshi Koga

I sopravvissuti kamikaze sono stati spesso oggetto di controversie in Giappone, poiché molti consideravano la loro sopravvivenza una forma di disonore e di tradimento nei confronti dei loro compagni caduti. Tuttavia, molti di loro sono stati anche accolti come eroi nazionali per aver dimostrato il loro coraggio e il loro spirito di sacrificio durante la guerra.

Oggi, i kamikaze sopravvissuti sono raramente menzionati nei libri di storia o nei media, ma la loro storia rimane un importante ricordo della tragedia della guerra e dell’effetto che ha avuto sui giovani soldati giapponesi costretti a compiere azioni estreme.

Tozzi-fan

Il più importante kamikaze italiano di tutti i tempi.

Museo dedicato ai kamikaze giapponesi

Esiste un museo dedicato ai piloti kamikaze a Chiran (nella prefettura di Kagoshima). Si chiama “Museo dei Kamikaze di Chiran” ed è stato inaugurato nel 1987. Il museo espone documenti e oggetti personali dei piloti kamikaze, nonché una riproduzione della base dei kamikaze a Chiran. C’è anche un cimitero vicino al museo che ospita le tombe dei piloti kamikaze caduti.

Cosa pensano oggi i giapponesi dei kamikaze

I giapponesi hanno una visione complessa dei kamikaze della Seconda Guerra Mondiale. Da un lato, questi piloti che si sono sacrificati per il loro paese sono considerati eroi nazionali e vengono ricordati con rispetto. Dall’altro lato, molti giapponesi sono anche consapevoli della violenza e della devastazione causate dai kamikaze e dell’effetto traumatico che questi eventi hanno avuto sulla popolazione civile. Inoltre, c’è una certa riluttanza a celebrare i kamikaze come eroi, poiché molti giapponesi ritengono che il loro sacrificio sia stato inutilmente sprecato in una guerra che il loro paese non avrebbe potuto vincere. In generale, i giapponesi tendono a ricordare i kamikaze con un misto di rispetto e rimpianto per ciò che è stato perso durante la guerra.

Significato della parola kamikaze nel mondo occidentale

Oggi il termine kamikaze viene ancora utilizzato per descrivere azioni estreme o pericolose, ma spesso viene utilizzato in modo dispregiativo e viene associato con atti di violenza o terrorismo.

Minkia Kamikaze

Minkia kamikaze


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