L’italiano medio che pensa che il Giappone sia parte della Cina unita al Vietnam dove si mangiano vermi fritti e balene, ha spesso l’immagine idealizzata che la geisha sia una prostituta … ma partiamo dal presupposto che tu non sia stupido e che non dobbiamo spiegarti che le geisha (al plurale è geisha e non geishe) non trombano con i clienti e non vendono il loro corpo. In questo articolo parliamo della geisha in Giappone!
Chi è la geisha
La geisha è indubbiamente nel mondo uno dei simboli del Giappone, tradizione che risale al primo secolo del periodo Edo (1603-1868) in cui la famiglia Tokugawa deteneva il massimo potere politico e militare. A inizio del 1900 in Giappone si contavano oltre 60mila geisha, ma oggi ne risultano in attività meno di 1.000. È una professione che sta scomparendo con tutto il suo bagaglio culturale e lo stato giapponese sta lanciando progetti per impedirne la loro scomparsa.
A Kyoto la geisha è chiamata geiko ed è un termine che ultimamente sta sostituendo completamente il termine geisha. Il motivo di questo distacco terminologico si è creato tra le geisha (artiste) e le Onsen Geisha che erano nei secoli passati associate alla prostituzione.
La parola geisha 芸者 è formata dai kanji di 芸=arte e 者=persona. È una donna esperta nelle tradizioni giapponesi come le danze e la musica, in grado di mantenere conversazioni interessanti e piacevoli che spaziano dalla politica, economia fino al costume.
La possibilità di usufruire dei servizi di una geisha è fortuna di poche persone selezionate, generalmente clienti fissi come politici o manager di grandi aziende. L’unico modo per partecipare a una serata in loro compagnia è essere accompagnato da qualcuno che è già cliente, solo quindi su invito si può diventare futuro cliente … una serata con una geisha può arrivare a costare anche 100.000 yen (900 euro).
Essere geisha non è un lavoro ma uno stile di vita con tantissime rinunce personali, tra cui la più grande non potersi sposare e non potere avere nessuna relazione sentimentale. Essendo una decisione da prendere in giovane età, anche la loro adolescenza durante gli anni di formazione (quando si è maiko) è differente da quella delle altre ragazze, tutto il tempo è dedicato a studiare le arti e a esibirsi.
In linea generale una geisha si alza molto presto al mattino, dedica circa un’ora a truccarsi e indossare il kimono, per poi andare a fare lezioni di danza e musica. Il pomeriggio lavora in una ochaya (sala da tè) dove incontra i clienti facendo loro la CERIMONIA DEL TÈ, poi la sera viene chiamata nei locali tradizionali a partecipare agli ozashiki (geisha party) dove danza, balla e fa conversazione.
Nonostante una geisha riesca a guadagnare cifre importanti che possono raggiungere anche i 2.500.000 di yen al mese (20.000 euro), è una vita che le giovani ragazze giapponesi non vogliono fare … ed è più che comprensibile.
Chi è la maiko
La maiko è una giovane apprendista che decide di studiare per diventare una futura geisha. Nei secoli passati si diventava maiko a 10 anni, ma ai tempi moderni lo si diventa a 15 anni. Una maiko non abiterà più con la propria famiglia ma andrà a vivere in una okiya (casa della geisha) dove vivrà con altre maiko e la padrona della casa, generalmente una geisha anziana in pensione che si occupa di fare loro da seconda madre tramandando il suo sapere.
Una maiko deve studiare tantissimo e questa scelta di vita la taglia fuori dal mondo. I suoi giorni liberi saranno dedicati ad andare a trovare la famiglia, mentre gli amici difficilmente avrà tempo per incontrarli. La mattina farà lezioni di danza tradizionale, lezioni di canto, di koto e shamisen (strumenti musicali antichi giapponesi) … il pomeriggio e la sera affiancherà le geisha imparando da loro guardandole all’opera, versando il sakè e il tè ai clienti. La maiko è definita anche con il termine “minarai” che si traduce in “imparare osservando”.
Questo percorso formativo dura cinque anni, fino a diventare geisha a 20 anni. Molte ragazze durante il percorso abbandonano e resistono le più forti e convinte a fare questa vita … non è un lavoro ma una vocazione che deve essere ben radicata sin dall’adolescenza. Non è raro che anche le geisha lascino questa vita spesso perché innamorate … può sembrare un paragone azzardato, ma una suora lo diventa per vocazione e per rimanere tale deve essere casta … la vita di una maiko o geisha, anche se con le giuste distanze non è molto differente con la totale dedizione alle antiche arti.
In questo documentario in italiano viene intervistata una maiko che è in procinto di diventare geisha! Se il video non dovesse più essere disponibile su YouTube, per favore scrivilo sotto nei commenti e provvederemo a sistemare. Grazie!
Perché agli uomini piacciono le geisha
L’atteggiamento di totale dedizione verso un uomo, soprattutto in un momento storico dove la donna rivendica la totale indipendenza scatena negli uomini una forte attrazione. A differenza di quello che sembra le geisha sono donne molto forti e benestanti, ma le loro movenze e il loro comportamento richiamano elementi tipici della seduzione, non solo dell’aspetto esteriore ma soprattutto dalla loro capacità di ascolto.
Il motore della sessualità e del desiderio è dentro il cervello, una donna priva di aggressività nei tempi moderni è per un uomo tanto femminile quanto eccitante … ma serve a poco, dato che la geisha non la da’ a nessuno!
Differenze tra geisha e maiko
La prima differenza è l’età, la maiko ha tra i 15 e 20/21 anni e indossa accessori per i capelli molto vistosi chiamati kanzashi, mentre la geisha ha un’età adulta e indossa un kanzashi molto semplice più simile a un pettine.

Il kimono di una maiko ha colori vivaci e pattern grandi a simboleggiare l’innocenza e la gioventù, mentre quello della geisha ha colori più tenui e meno vivaci. Le maniche del kimono di una maiko sono lunghe il doppio rispetto a quelle del kimono di una geisha.

L’obi (la cintura di stoffa che lega il kimono) nella maiko arriva quasi alle caviglie ed è lungo più del doppio di quello della geisha.

Le maiko indossano dei sandali di legno molto alti chiamati “okobo”, mentre le geisha usano sandali di legno più bassi chiamati “geta”.

Se ha solo il labbro inferiore pitturato è una maiko al suo primo anno. Dal secondo anno in poi dipingerà entrambe le labbra.

In questo video sottotitolato in inglese vengono spiegate alcune differenze tra maiko (a sinistra) e geisha (a destra).
Acconciature delle maiko
Le maiko hanno diverse acconciature in base al loro anno di esperienza o dal tipo di occasione.
WARESHINOBU
È la prima acconciatura di una maiko durante il suo debutto per i primi tre anni di apprendistato. È caratterizzato da un chigon molto elegante intrecciato con un nastro di cotone colorato.

OFUKU
È la seconda acconciatura della maiko. Nella parte frontale è molto simile all’acconciatura wareshinobu, ma è totalmente diversa nella parte posteriore con la forma che ricorda quella di una pesca aperta. Questa acconciatura viene usata fino a due settimane prima del passaggio da maiko a geisha.

YAKKO SHIMADA
Questa acconciatura viene usata dalle maiko durante gli eventi speciali e le feste nazionali. Può variare anche dal tipo di evento, per esempio a capodanno indossano un ornamento a forma di colomba senza occhi o a forma di tartaruga. Questo stile rimane fino a una settimana dopo la fine dell’avvenimento.

SAKKO
Questa è un’acconciatura molto complessa e viene utilizzata per due settimane prima fino al giorno in cui diventerà geisha.

I quartieri dove si possono incontrare le geisha sono chiamati hanamachi, letteralmente tradotto in quartiere dei fiori. Il quartiere per eccellenza è Gion a Kyoto, è una zona della città che conserva ancora architetture caratteristiche con molte ochaya (sale da té) dove lavorano le geisha.
Per incontrarne una bisogna avere fortuna, sono numericamente poche e l’unico modo per vederle è per strada nel pomeriggio mentre si recano nelle ochaya.
Cammina a Kyoto nel quartiere di Gion con Google Street View!
Il trucco della geisha e della maiko
Il trucco bianco della faccia è l’immagine che gli occidentali hanno della geisha, ma il realtà è utilizzato tutti i giorni dalle maiko e solo in occasioni speciali dalle geisha, che generalmente hanno un trucco più semplice e sobrio. Il trucco ha una base bianca con accenni di nero e rosso su sopracciglia, occhi e labbra.
Imparare a truccarsi in questo modo è difficile e richiede molto tempo, inizialmente la maiko viene aiutata dalla padrona della casa dove è ospitata, fino a imparare nel tempo a farlo da sola. Il trucco va messo prima d’indossare il kimono per evitare di sporcarlo.
Viene applicata una base di cera su tutto il viso, collo, petto e nuca per fissare meglio il fondotinta bianco e tenere giù i peli. Il secondo passaggio è l’applicazione del fondotinta, una polvere di riso mescolata all’acqua fino a diventare una pasta cremosa. L’attaccatura dei capelli viene volutamente lasciata scoperta per dare l’impressione che indossi una maschera di porcellana. In seguito con una spugnetta si toglie il fondotinta in eccesso per rendere omogeneo il tutto.
Nella nuca viene disegnata una parte a forma di V o W e lasciata scoperta per accentuare la sensualità di questa zona … nella cultura giapponese la nuca è considerata molto sensuale, come i seni per la cultura occidentale. Anche con i kimono indossati la nuca è sempre lasciata scoperta.
Il passaggio seguente è pitturare occhi e sopracciglia, è la parte più difficile perché se si fanno errori bisogna iniziare tutto il processo dal principio. Le labbra verranno colorate solo in parte, perché la base bianca crea delle illusioni ottiche e se colorate interamente si crea un effetto di eccessiva grandezza. Le maiko solo il primo anno coloreranno il labbro inferiore.
GeishaMinkia, 800 euro a sera e non tromba!
Ti è piaciuto questo articolo? Scrivi la tua opinione su queste donne sotto nei commenti, grazie!